Il sole e le sue proprietà

Il sole è sinonimo di calore, fuoco e vita. Fin dall'antichità l'essere umano ha compreso le sue proprietà benefiche tanto che sono numerose le storie che narrano del suo potere risanante non solo per il corpo ma anche per la mente.

L'elioterapia è la scienza medica che si occupa dell'esposizione al sole come trattamento di cura; praticata in passato dai romani, l'elioterapia si è diffusa all'inizio del nostro secolo e, negli ultimi anni sono state studiate approfonditamente le azioni biologiche provocate dai principali raggi luminosi del sole: gli infrarossi e gli ultravioletti. I primi sono i responsabili dell'azione riscaldante del corpo, gli ultravioletti invece, penetrano nella profondità dei tessuti stimolando i processi metabolici.

Ci sono diverse malattie che traggono vantaggio dall'esposizione al sole come: le malattie della pelle per esempio l'acne giovanile e la psoriasi, le malattie delle ossa come l'artrosi, i reumatismi, l'osteoporosi, il rachitismo, le malattie del sangue come alcune anemie e i linfatismi, le malattie respiratorie come l'asma bronchiale. Inoltre è dimostrato da recenti ricerche che la luce del sole riduce l'ansia e stimola il tono dell'umore combattendo così la depressione.

Però anche chi è in buona salute può usufruire dei benefici del sole perché favorisce il sistema endocrino (cioè il sistema atto a produrre ormoni), migliora l'efficienza fisica e mentale, aumenta la capacità muscolare, favorisce la produzione dei globuli rossi, induce un'efficace ossigenazione dei tessuti e facilita, attraverso la sudorazione, l'eliminazione delle tossine.

Come ottenere una corretta abbronzatura

Per ottenere una corretta abbronzatura è consigliabile:
  • - applicare i prodotti solari fin dal mattino e rinnovare l'applicazione dopo ogni bagno;
  • - durante le prime esposizioni non superare i tre quarti d'ora di sole al giorno; oltre questo limite i melanociti non produrranno altra melanina; dopo i primi giorni si potrà prolungare progressivamente l'esposizione;
  • - evitare di esporsi tra le 12 e le 16 perché durante queste ore il sole è al massimo della sua intensità;
  • - non esporre i bambini durante le ore più calde ma nelle ore in cui il sole è meno forte applicando loro un prodotto con un alto indice di protezione;
  • - non dimenticare che i colpi di sole non si prendono solo sulla spiaggia: per qualunque attività svolta all'aria aperta (per es. un'escursione in bicicletta, una passeggiata in riva al mare, ecc…) è sempre opportuno utilizzare una protezione solare;
  • - fare attenzione alle seguenti situazioni: altitudine, cielo nuvoloso, superfici riflettenti (neve, sabbia, acqua), vento fresco, non sono esenti da rischi di insolazioni o scottature;
  • - indossare possibilmente sempre un cappello e occhiali da sole con lenti omologate, in grado di filtrare i raggi UVA e UVB;
  • - proteggere i bambini dai raggi con una maglietta asciutta;
  • - bere molta acqua e spesso perchè il sole disidrata in profondità il nostro corpo.

I fototipi e i fattori di protezione

Il fattore di protezione esprime la capacità di un determinato protettore solare di trattenere la radiazione solare e in particolare quella di tipo UVB.

I prodotti vengono divisi in cinque gruppi:

- da 2 a 6 / - da 8 a 12 / - da 15 a 25 / - da 30 a 50 / - oltre 50

Il numero riportato sulla confezione del prodotto è un'indicazione sulla sua capacità protettiva che è anche determinata da alcuni fattori come: il veicolo, la concentrazione e la solubilità del principio attivo, il tipo di pelle e l'intensità delle radiazioni che aumentano con l'altitudine sopra il livello del mare.

E' fondamentale anche che un prodotto conferisca protezione sia nei confronti degli UVB che degli UVA.

Per scegliere la protezione più adatta è importante conoscere il proprio fototipo; in una persona, il fototipo è determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente nella sua pelle questo indica le sue reazioni all'esposizione al sole e il tipo di abbronzatura che potrà ottenere.

Esistono 6 diversi fototipi:
FOTOTIPO 1:
  • CAPELLI ROSSI
  • CARNAGIONE LATTEA
  • NESSUNA ABBRONZATURA
  • FOTOTIPO 2:
  • CAPELLI BIONDI
  • CARNAGIONE CHIARA
  • ABBRONZATURA LEGGERA
  • FOTOTIPO 3:
  • CAPELLI CASTANI
  • CARNAGIONE CHIARA
  • ABBRONZATURA CHIARA
  • FOTOTIPO 4:
  • CAPELLI BRUNI
  • CARNAGIONE OLIVASTRA
  • ABBRONZATURA SCURA
  • FOTOTIPO 5:
  • CAPELLI NERI
  • CARNAGIONE OLIVASTRA
  • ABBRONZATURA SCURA
  • FOTOTIPO 6:
  • CAPELLI NERI
  • CARNAGIONE NERA
  • Le scottature solari

    Le scottature solari si possono verificare specialmente quando l'atmosfera è tersa e i raggi sono a picco, pertanto si consiglia di non prendere il sole dalle 12 alle 16.

    Se si ha la sensazione di aver preso troppo sole, la scottatura affiorerà in seguito specialmente dopo aver fatto una doccia fredda; invece di usare un semplice dopo sole, ricorrere ad un prodotto di automedicazione per le scottature, lasciando respirare la pelle senza fasciarla.

    Si può trovare sollievo facendo dei bagni in acqua fredda con bicarbonato (che contrasta l'acidità della cute irritata) della durata di almeno 15-20 minuti; poi però bisogna asciugarsi con un "phon" azionando l'aria fresca.

    Evitare in seguito l'esposizione al sole per un paio di settimane.

    Il colpo di calore

    Il colpo di calore è causato da una temperatura troppo alta associata ad un elevato tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione a cui l'organismo non riesce a far fronte.

    Può manifestarsi in un ambiente chiuso oppure in un luogo dove non batte il sole.
    Inizia con un senso di ansia, mal di testa, ronzii agli orecchi; in seguito la temperatura del corpo raggiunge e supera i 38,5 gradi, la pelle calda al tatto appare congestionata; il viso diventa di un colore bluastro, il respiro è accelerato, il cuore batte sregolato e la pupilla risulta dilatata. Non è presente sudorazione e la pressione si abbassa fino allo svenimento.

    In questi casi bisogna trasportare immediatamente la persona in un luogo fresco, all'ombra e ventilato. Va sdraiata sulla schiena con le gambe sollevate e va svestita completamente. Con un asciugamano o un panno imbevuti di acqua fredda è necessario tamponare il corpo per abbassare la temperatura e, se possibile, porre una borsa di ghiaccio sulla sua testa.

    La temperatura corporea va tenuta sotto controllo, se scende al di sotto dei 38 gradi si possono sospendere gli impacchi e asciugare la persona, se sale bisogna continuare. In ogni caso è bene chiamare un'ambulanza perché il ricovero è indispensabile.

    Il colpo di sole

    Il colpo di sole compare dopo una lunga esposizione ai raggi solari e si manifesta con un malessere generale a cui seguono mal di testa, vertigine, nausea, temperatura alta e pelle molto arrossata.

    Per prima cosa bisogna portare la persona colpita in un luogo fresco, ombroso e ventilato e farla sdraiare a terra a pancia in su tenendole le gambe sollevate.

    Bagnare un asciugamano in acqua fredda e poi avvolgervi la persona che sentirà subito un immediato benessere e, se possibile, l'ideale sarebbe immergerla in una vasca d'acqua fredda.

    Se dopo circa mezz'ora di trattamento la temperatura non scende è necessario chiamare il Pronto Soccorso. É sconsigliabile infatti accompagnare la persona con la propria auto perché il tragitto in un ambiente non attrezzato potrebbe peggiorare la situazione.
    Per dare quindi un pò di sollievo alla sensazione di bruciatura è molto efficace mettere sulle zone arrossate del pomodoro fresco.

    I farmaci e il sole

    Alcuni farmaci, come per esempio contraccettivi orali, antimicrobici, diuretici, antinfiammatori e antiaritmici, possono dar luogo o a impreviste manifestazioni cutanee sotto forma di macchie o a una specie di eczema.

    A seconda del farmaco si può parlare di:
    • - fototossicità quando si verifica la comparsa di macchie arrossate o scure oppure, in alcuni casi, di vescicole;
    • - fotoallergia che da origine a una reazione simile all'orticaria che si spinge anche nelle parti non esposte.

    Sono dunque più a rischio di tali reazioni gli individui che devono seguire terapie continuative, per questo motivo è consigliabile evitare l'esposizione al sole soprattutto tra le 11 e le 16. E' importante precisare che le manifestazioni sopra descritte scompaiono in una settimana circa.

    Il sole durante la gravidanza

    Il periodo della gravidanza è un momento tanto bello quanto delicato e, per trascorrere delle vacanze all'insegna della serenità e del benessere, bisogna seguire alcune semplici indicazioni, quali:

    • - utilizzare sempre un protettore solare con fattore alto evitando le ore più calde della giornata (meglio la mattina entro le 11 o il pomeriggio dopo le 16);
    • - indossare un cappello di cotone o di paglia a tesa larga per proteggere anche viso e spalle;
    • - fare lunghe camminate sul bagnasciuga per favorire la circolazione;
    • - evitare di nuotare in acqua troppo fredda perchè il freddo stimola le contrazioni;
    • - non sforzarsi troppo perché in gravidanza è più facile stancarsi;
    • - evitare viaggi troppo lunghi che obbligano a stare fermi per tanto tempo;
    • - indossare abiti e scarpe comodi perchè favoriscono la circolazione del sangue;
    • - informarsi sulle strutture sanitarie a disposizione nel paese scelto per la vacanza.

    Il sole, i bambini e gli anziani

    Durante l'esposizione al sole è importante proteggere bene i bambini anche perché sono costituzionalmente ancora più sensibili alle radiazioni solari.

    Queste ultime, non solo nell'infanzia, sono utili all'organismo in quanto attivano la vitamina D che stimola la mineralizzazione ossea e hanno un ruolo antidepressivo e rivitalizzante.

    Bisogna anche ricordare di porre attenzione alla radiazione riflessa perché, per un bambino al di sotto dei 2 anni, può non essere sufficiente una zona all'ombra o essere coperto con i vestitini.

    Anche in una giornata nuvolosa ci si può scottare, mentre i momenti più a rischio di scottature sono le ore centrali della giornata e l'esposizione al sole dopo un temporale.

    Il prodotto solare deve essere riapplicato più volte al bambino perché spesso gioca a stretto contatto con altri coetanei o si immerge nell'acqua.
    L'anziano, in modo particolare, deve proteggersi dal sole, indipendentemente dal suo tipo di carnagione e dalle condizioni della sua pelle, è noto infatti che la pelle dell'anziano ha minori capacità di difesa e risulta essere più vulnerabile.

    L'impiego di un protettivo solare e di un dopo sole specifico sono pertanto consigliabili anche nelle fasce d'età più avanzate.


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