Fiorenzo Perathoner

Intervista a Fiorenzo Perathoner ex presidente del Dolomiti Superski, il carosello sciistico N° 1 al mondo.

1. Lo sci in Alto Adige assume un ruolo importante per lo sviluppo turistico. Cosa bisognerebbe fare per un ulteriore incremento in questo ambito?

“ Lo sci in Alto Adige, come peraltro in tutta l’area Dolomitica, ha raggiunto dei traguardi che sarebbero stati immaginabili vent’anni fa. Il costante ammodernamento degli impianti e piste ha reso la pratica dello sci estremamente interessante e appetibile per il cliente sciatore; Pensare di potere ottenere ulteriori incrementi numerici di presenze, come è avvenuto nel passato, non è ragionevolmente ipotizzabile dal momento che le aree sciistiche previste dai vari piani urbanistici Provinciali sono state gran parte utilizzate ne è immaginabile incrementare il numero degli sciatori in alcune fra le più famose stazioni di sport invernali dal momento che oltre certi limiti di affollamento sulle piste : sciare diventa più stress che piacere. Semmai mancano ancora alcuni collegamenti funiviari fra area e area per renderle più interessanti ed omogenee ed anche per evitare il trasferimento su strada.”

2. Il ruolo del consorzio e dei comprensori

“Il Dolomiti Superski, in questi trentatré anni di vita, ha realizzato un sogno per tanti sciatori ed è stato determinante per lo sviluppo economico delle nostre vallate. In questo momento il ruolo più importante è consolidare le posizioni raggiunte e favorire la crescita delle zone periferiche cercando di portarle ad uno standard simile a quelle più fortunate. Altro aspetto non meno importante lo svolge la Dolomitica con azioni rivolte in particolare ai giovani e alle famiglie. La sostituzione, due anni fa, dell’intero sistema elettronico di vendita ed obliterazione ha consentito di dare alla clientela un ulteriore servizio snellendo e facilitando l’accesso agli impianti.”

3. I condizionamenti in ordine a limitazioni sull’impatto territoriale al fine di ulteriore sviluppo.

“L’impatto ambientale degli impianti a fune è sempre stato il tema fondamentale di opposizione degli ambientalisti e questo atteggiamento ha anche influenzato la sensibilità dei politici e funzionari delle province. Non si può disconoscere che l’impianto a fune è un elemento negativo nell’ambiente , al di la dei risvolti economici che esso rappresenta. Bisogna sempre partire dal presupposto che questo , una volta svolta la sua funzione economica , può essere tolto ed il territorio ripristinato allo stato originale senza lasciare traccia delle sua precedente esistenza. Spesso ci si chiede la ragione dell’accanimento dei Media nei confronti del nostro settore come se le altre infrastrutture: strade, seconde case, alberghi etc. non avessero altrettanto impatto sull’ambiente. Siamo nel bel mezzo di una popolazione europea di 400 milioni di individui che ha bisogno della montagna come momento di svago e rigenerazione dallo stress, a questi è doveroso dare le infrastrutture che servono allo scopo.”

4. Cosa dice sulla sicurezza degli impianti di risalita?

“Gli impianti a fune hanno raggiunto un elevatissimo grado di sicurezza, i costanti e periodici interventi di manutenzioni previsti dalle normative garantiscono un effettivo aggiornamento tecnologico dell’intero settore. ”

5. Le attuali normative sono adeguate e soddisfacenti?

“Le attuali normative del nostro settore sono molto restrittive, stanno condizionando pesantemente gli investimenti di nuovi impianti mettendo una serie di paletti che costringono gli imprenditori a seguire degli iter burocratici molto pesanti sotto l’aspetto economico.”

6. Imprenditoria privata, sicurezza, normative in merito, qual è il ruolo del privato e dell’Ente pubblico?

“L’imprenditoria privata è stata sempre alla base degli investimenti del settore, l’Ente pubblico è intervenuto a più riprese in alcune situazioni ove l’interesse collettivo prevaleva sulla mera gestione economica a sostegno di infrastrutture funiviarie che altrimenti non sarebbe in grado di stare sul mercato.”

7. Un consiglio per il turista appassionato.

“Un consiglio per gli appassionati allo sci e non : è uno sport bellissimo che da sensazioni forti, consente di muoversi liberamente nella natura scegliendo l’itinerario più consono alle capacità.”

Grazie per l’intervista
Beatrix Unterhofer